A NOTION OF COSMIC TELEOLOGY

Aljoscha

PERIODO: dal 5 al 13 marzo 2017

LUOGO: Sala Santa Rita, Roma

SOSTENITORI: Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali – Direzione Organismi Partecipati e Spazi Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura

COMUNICATO STAMPA 

Sabato 4 Marzo alle ore 18 si inaugura alla Sala Santa Rita l’installazione site-specific dell’artista Aljosha (Glukhov, Ucraina, 1974 – vive e lavora a Dusseldorf).
Aljoscha creerà specificatamente per gli spazi di Sala Santa Rita delle opere sospese realizzate con vernici acriliche; strutture iper-leggere occuperanno lo spazio aereo della chiesa barocca sconsacrata entrando in dialogo con il genius loci del luogo espositivo.

Le opere tridimensionali ed estremamente delicate, sono il medium scelto dall’artista ed rielaborato in combinazioni di ogni tipo materico e cromatico, manipolando con il calore la vernice acrilica trasparente, intarsi di filamenti di pittura, plastica o carta; il risultato finale è quello di una scultura incredibilmente stabile. L’iniziale liquido della pittura muta secondo diversi stati fisici, simboleggiando l’estensione del medium della pittura ad una terza dimensione.
Come i ricombinati genetici, ogni opera è un unicum per la sua struttura e composizione materica, ed equivale ad un reale esperimento e studio della materia: non esiste un building plan prestabilito, contrariamente da l’impressione di essere un sistema aperto capace di svilupparsi ancora.

Le opere, veri e propri esseri viventi in mutamento in rapporto dialogico con l’ambiente, daranno nuova linfa vitale all’architettura stessa dello spazio. L’artista creerà e diffonderà nuove forme di vita, proponendo una nuova estetica ispirata all’ingegneria bio-tecnologica e genetica, presentando la dinamicità e complessità dei futuri organismi viventi.
Aljosha lavora con materiale organico ma propone un mondo altro, utopico e futurista allo stesso tempo.

A Notion of Cosmic Teleology è la prima mostra personale a Roma e la seconda in Italia, organizzata e curata da Sala 1 in collaborazione con la storica d’arte Natalia Gershevskaya e con il supporto tecnico di Sala Santa Rita del Comune di Roma.
La mostra è sostenuta dall’Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana.

Aljosha (Glukhov, Ucraina, 1974) ha frequentato a Salisburgo l’International Summer Academy of Fine Arts, dopo aver collaborato come assistente al prof. Konrad Klapheck all’Art Academy Dusseldorf. Nel 2010 è stato impegnato nel progetto di installazione pubblica bioism uprooting populus nella città di Dusseldorf con Karin Abt-Straubinger Stiftung.
Le sue opere sono in mostra presso collezioni private e musei, tra cui Erarta Museum of
Contemporary Art (San Pietroburgo), Kupferstichkabinett (Berlino) e State Museum of Contemporary Art in Thessaloniki.
Ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali tra cui il primo premio nella categoria scultura al XXXV Premio Bancaja, Valencia (Spain, 2009) e l’Art Prize a Schlosspark 2009 (Colonia, 2009). Ha ottenuto borse presso Hybridartprojects in El Zonte (El Salvador, 2010-2011), Kunstgarten Graz, Austria (2011), The University’s Museum of Contemporary Art (Mexico City) a Venezia (2011), Hybridartprojects (Mandrem, India, 2012).

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